#dimensionamento Ricorso Parco della Vittoria: Testo dell’ Ordinanza

Qui sotto l’ordinanza con cui il TAR del Lazio rigetta la richiesta di sospensiva della Delibera Regionale sul dimensionamento scolastico.

Ordinanza TAR Lazio

 

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2 risposte a “#dimensionamento Ricorso Parco della Vittoria: Testo dell’ Ordinanza

  1. Marco

    Il TAR rigetta l’istanza di sospensiva presentata dai Genitori dell’I.C. Parco della Vittoria, ma nel contempo la Corte Costituzionale cancella il fondamento giuridico della norma sul Dimensionamento Scolastico, dichiarando l’incostituzionalità del Comma 4 dell’Art. 19 della L. 111/2011. Quindi si rimane tutti come si era prima di questa dilaniante kermesse, che ci ha messi gli uni contro gli altri.
    E’ una vittoria della Ragione.
    L’I.C. Parco della Vittoria non ha mai chiesto di smembrare la SMS Belli-Col di Lana, ne nessun altra scuola; ma ha dovuto difendersi da chi voleva smembrare uno storico e funzionante Istituto Comprensivo per risolvere i problemi altrui.
    In conclusione, quello che è successo è, a mio avviso, una bella lezione di democrazia: impariamo a non aggredire, ma a difenderci, trovando gli interessi condivisi e rimanendo uniti. Lo “smembramento”, il “limite minimo di 1.000 alunni” sono di per se frutto di una logica tossica per la Scuola di Qualità; la necessità di “risparmio” dello Stato deve essere commisurata al prezzo da pagare ed a chi è chiamato a pagarlo.
    Se, dopo l’azzeramento del provvedimento della Regione Lazio – per il quale abbiamo presentato istanza (ad abundantiam, stante che senza la Legge il provvedimento sottostante decade) – fossimo chiamati nuovamente a discutere un dimenzionamento scolastico, FACCIAMOLO INSIEME, avendo cura di trovare la soluzione migliore PER TUTTI, senza esclusione dei privilegiati, senza esclusione dei reietti.
    Uniti si vince.
    Marco Luzzatto
    Presidente del Consiglio d’Istituto
    dell’I.C. Parco della Vittoria

    • Ringrazio per il commento e per l’apertura al dialogo, che confermiamo da parte nostra come del resto abbiamo fatto fin dall’inizio di questa lunga e tormentata vicenda.

      La nostra scuola ha sempre dialogato con tutti coloro che si sono presentati ai tavoli.

      La posizione sostenuta dalla scuola Belli é stata sempre quella di evitare una scissione, che avrebbe avuto conseguenze realmente gravi, dividendo due tronconi di una stessa scuola.

      Non abbiamo posto alcuna altra condizione, e dato preventivo assenso, a qualunque soluzione che soddisfacesse a questo requisito. Per il resto non avevamo mire di nessun tipo, non volevamo “annettere” nessuno e non avevamo preferenze. Altri per mesi hanno giocato a “risiko” (“ci prendiamo il Belli, lasciamo la Col di Lana alla Pistelli”), chi in modo più esplicito, chi in modo più sottile.

      In questo senso abbiamo appoggiato con forza, in tutte le sedi, la soluzione approvata dalla Provincia

      I toni del Comitato Genitori sono sempre stati improntati a una assoluta mancanza di aggressione, a una totale trasparenza di azione in tutte le sedi e, soprattutto, ad una costante attenzione ad evitare un reale e sostanziale danno non solo ai nostri figli, ma anche agli alunni di QUALSIASI scuola.

      Bocciata senza appello, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, la soluzione della Provincia, quella infine approvata dalla Regione, all’interno dei vincoli imposti, era la soluzione di “minor impatto”. Anche chi non è “parte in causa” potrà concordare che se le alternative sono spaccare in due una scuola media (sezioni A-E da un lato, F-M dall’altro) o “spacchettare” un istituto comprensivo, questa seconda sia una soluzione molto meno traumatica.

      Se adesso, a valle della decisione della Corte Costituzionale, si rilasciano i vincoli e si torna allo status quo ante, siamo ben contenti. Il dimensionamento lo abbiamo subito come tutti. Come abbiamo sempre detto, stavamo bene come stavamo.

      Preoccupa l’incertezza sul cosa avverrà ora. Personalmente (su questo non ho avuto modo di discutere ancora con gli altri genitori, vista anche la scarsa visibilità attuale) auspico che si torni allo status quo ante. Qualora non fosse possibile, che si mantenga la delibera attuale (capisco che questo non vi troverà d’accordo).

      Una cosa che obiettivamente non vorrei è rimanere nel limbo e ricominciare un processo che già si è trascinato per troppo tempo e che potrebbe protrarsi ancora per mesi. Se ci sarà da farlo, saremo come sempre in passato presenti e “dialoganti”.

      Ringrazio ancora per il contributo

      Andrea Portante

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